Quando si ha bisogno di fare una visita cardiologica, non sempre è possibile recarsi in un ambulatorio, in uno studio medico oppure in ospedale. Ci sono delle situazioni in cui è necessario un controllo o uno screening urgente dell’apparato cardio-circolatorio. In questo caso, quindi, è meglio rivolgersi a un servizio per prenotare una visita cardiologica a domicilio su siti come www.cardiologo-roma.it. Può capitare infatti che ci siano delle urgenze da verificare tempestivamente come un calo di pressione, una sincope (svenimento) o anche un dolore al petto sospetto. Tutti casi in cui prima si interviene e meglio è, ma, al tempo stesso non sempre è possibile far uscire di casa il soggetto che ne è affetto.

 

Quando serve il cardiologo a domicilio: i sintomi

 

Ci sono delle persone che, a causa di alcune patologie, non possono uscire di casa, oppure non riescono a sopportare lunghe file. In questi casi bisogna chiamare un cardiologo a domicilio che può occuparsi di diversi sintomi. Il primo sintomo che generalmente spinge a contattare un cardiologo è il dolore al petto. Non sempre un dolore al petto è indice di patologie cardiache, può anche avere un’origine muscolare o nevralgica. Può però risultare pericoloso se si associa ad altri sintomi come la sudorazione, il senso di stordimento, il respiro affannoso, uno svenimento, nausea e/o vomito. A volte il dolore al petto può associarsi anche a dolori che si irradiano al braccio, alla mascella, al collo oppure alla schiena.

 

Che cosa fa il cardiologo a domicilio: quando chiamarlo

 

Altre situazioni in cui c’è bisogno di trovare un cardiologo a domicilio sono rappresentate dall’astenia, che è un senso di fatica e di debolezza, e dal respiro affannoso anche per attività che richiedono poco sforzo fisico. Quando il cardiologo arriva a casa, si occuperà di fare una visita cardiologica a domicilio. Partirà prima dall’anamnesi e dall’esame obiettivo, quindi valuterà il paziente e farà delle domande circa il suo stato di salute. Rileverà i parametri vitali (frequenza cardiaca, pressione, saturazione) e si avvarrà anche di strumenti come l’ECG, l’elettrocardiogramma, che permette di verificare lo stato cardiaco.

Di Grey