La brazadela ferrarese è uno dei dolci più noti e apprezzati della tradizione gastronomica regionale italiana, ed è inoltre legato ad una lunga storia. Ancora oggi molto diffuso, è un dolce semplice, genuino e preparato con pochi ingredienti, inoltre si prepara per consuetudine non solo nella zona di Ferrara, ma anche in tutta l’area che si estende intorno al Po e nei territori attorno a Ravenna e a Forlì.

 

Proprio in merito alla diffusione, si sono originate diverse versioni della brazadela, che può essere quindi in forma di classica ciambella, oppure più allungata e senza buco. Per quanto riguarda gli ingredienti, sono molto comuni e generalmente presenti in tutte le case, per questo si tratta di un dolce che viene spesso preparato anche nel contesto domestico: infatti è sufficiente avere a disposizione farina, uova, zucchero, burro e lievito.

 

Alcune versioni locali della brasadela prevedono l’aggiunta di qualche altro ingrediente, ad esempio vaniglia, liquore dolce, scorza di limone o caffè. Il risultato è comunque quello di un dolce dalla consistenza friabile, delicato e piacevole, adatto da gustare in varie occasioni.

 

Scopriamo perché si chiama Brazadela

 

Il nome brazadela ha origine dal dialetto locale braz, il cui significato è braccio. Molto probabilmente, il nome è stato scelto per la consuetudine locale di servirlo nelle osterie, accompagnato da vino rosso.

 

In queste occasioni, era l’oste stesso a girare tra i tavoli per servire gli ospiti, intrattenendosi spesso in chiacchiere e portando il dolce appoggiato al braccio, così da facilitare la distribuzione. Secondo la tradizione, la versione ferrarese classica della brazadela si presenta infatti con una forma più allungata, che permette di essere trasportata facilmente con questo sistema.

 

La brazadela è un dolce che, nel corso del tempo, è rimasto immutato, ed è sempre diffuso e gradito. Nelle famiglie di contadini locali, il dolce veniva spesso preparato in casa in occasione delle festività natalizie, sia in forma di ciambella che nella variante senza buco.

 

La pasta permette di ottenere un dolce dalla consistenza morbida ma friabile e biscottata in superficie, ideale da gustare così o da intingere, appunto, in un vino locale, meglio se rosso.

 

In passato, oltre al Natale, un’altra occasione per la preparazione della brazadela era la Cresima dei bambini, i quali per tradizione la offrivano in dono a padrini e madrine, e comunque nel corso di eventi, feste e ricorrenze in genere.

 

Ingredienti e metodo di preparazione della brazadela

 

La brazadela è un dolce semplice, come abbiamo visto, che richiede pochissimi ingredienti. Anche la preparazione è molto rapida e facile: una volta mescolati la farina e il lievito sul piano di lavoro con poco sale, si aggiungono uova, zucchero e burro sciolto, oltre alla scorza di limone grattugiata.

 

Si lavorano quindi gli ingredienti per ottenere un composto abbastanza morbido e facile da modellare, a ciambella o in forma allungata e senza buco, secondo le preferenze personali. Il dolce si cuoce a 180 gradi per una quarantina di minuti e si serve come dessert, ma anche a colazione o a merenda.

 

 

 

 

 

 

Di Grey